Giovani salute e dintorni

giocs

 

Il progetto nasce dalla continuazione di GIOCS (Giovani Cittadini per la Salute), realizzato a scavalco fra 2013 e 2014, che ha visto il coinvolgimento attivo di circa 50 giovani ed adolescenti nell’ideazione e realizzazione di iniziative di promozione alla salute rivolte ai coetanei ed alla cittadinanza in generale.

La finalità di Giovani, salute e Dintorni è di promuovere la salute giovanile sul territorio del Comune di Cuneo e dei Comuni limitrofi, facendo leva sul protagonismo dei giovani stessi. In questo senso i giovani rappresentano una risorsa importante non solo per il presente, ma anche per il futuro della comunità. La partecipazione dei giovani alla vita civile e politica di una comunità è infatti un prerequisito per promuovere la qualità di vita e la salute a livello locale, fornendo loro opportunità reali di realizzazione delle proprie potenzialità e di sperimentazione di pratiche e modelli di prevenzione e promozione della salute più consapevoli e creativi.

Il progetto, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, vede il Comune di Cuneo quale ente capofila, l’ASL di Cuneo come partner e la Cooperativa Sociale Emmanuele e l’Agenzia di Formazione e Ricerca Eclectica quali enti attuatori. Esso opera in due principali ambiti:

  1. Negli spazi cittadini, attraverso il coinvolgimento attivo dei “giovani cittadini per la salute” (con età compresa fra i 19 e i 25 anni), accompagnati dall’Educatrice di progetto, che progettano e realizzano iniziative di incontro e promozione della salute;
  2. Negli Istituti secondari di secondo grado, attraverso la creazione di un gruppo di peer education (con età compresa fra i 15 e i 18 anni) che organizza momenti formativi rivolti ai coetanei di qualche anno più piccoli.

Il tutto culminerà nella realizzazione, nel mese di maggio, della manifestazione cittadina Giovani, salute e dintorni che si svolgerà in alcune piazze di Cuneo con l’obiettivo di offrire spazi di riflessione (scuole di piazza, corner, gazebo tematici, ecc.) su temi legati alla salute. In particolare, i giovani coinvolti, hanno individuato quali elementi fondamentali dello stare bene, la relazione intergenerazionale e con i coetanei, la cura dell’ambiente di vita, il recupero dei legami di appartenenza ai luoghi ed alle persone.

Metodologicamente, si segnala il passaggio dal singolo comportamento a rischio (fumo di sigarette, uso e abuso di alcool e di sostante, ecc.) a una cultura del “ben-essere” che si prende carico della condizione giovanile in generale. Tale spostamento risponde all’esigenza dei giovani beneficiari di essere visti come “persone intere” e non settorializzati come agenti di singoli comportamenti. Questa prospettiva permette di collocare le azioni (virtuose o dannose) per la salute all’interno di una cornice di senso in cui prendono peso le competenze trasversale dei giovani ed il contesto socio-relazionale e di intervenire a tale livello.

Per informazioni:

progetti@emmanuele-onlus.org

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REPORT INTERMEDIO – PROGETTO “GIOCS – GIOVANI, SALUTE E DINTORNI”

Tema del progetto per l’anno 2016

E’ stato individuato dal gruppo, come tema legato alla Salute da sviluppare per l’anno 2016, quello della “paura”. La paura è un’emozione che spesso porta alla costruzione di pregiudizi che alimentano uno stato di malessere generale. Oggi una delle paure più sentite, secondo il gruppo, è quella legata ai flussi migratori che interessano anche la nostra zona.

Sviluppo del tema

Vista la delicatezza del tema scelto, il gruppo ha sentito la necessità di incontrare degli esperti che, in diversi momenti e da diversi punti di vista, potessero offrire loro maggiori contenuti per poi scegliere come sviluppare la tematica sotto forma di eventi e incontri destinati all’intera cittadinanza.

Sono state effettuate n. 4 formazioni su diverse tematiche:

  1. L’accoglienza e le testimonianze

Ospiti: Silvana (insegnante di italiano dell’Associazione “Insieme diamoci una mano”) con tre ragazzi immigrati accolti in una struttura di Festiona e Sergio Giraudo della Cooperativa Fiordaliso di Cuneo.

I giovani immigrati si sono presentati al gruppo cercando di parlare in italiano e raccontando la loro storia fino ad oggi. Sono storie cariche di sofferenza, di sacrifici e di difficoltà che non sono ancora finite. Stanno mettendo insieme i pezzi della loro storia per poi presentarsi tra qualche mese davanti alla Commissione a Torino che deciderà se riconoscere l’asilo politico o umanitario per poter restare in Italia, altrimenti dovranno ritornare nel loro Paese.

I rappresentanti dell’Associazione e della Cooperativa hanno illustrato la trafila burocratica per accogliere un immigrato e tutte le difficoltà che ne conseguono. Le risposte da parte della cittadinanza nei confronti degli immigrati sono spesso negative: c’è molta paura diffusa e la gente è intimorita anche solo nell’avvicinarsi a loro. Il processo di integrazione sarà ancora molto lungo.

 

  1. La storia e i dati sui migranti dal punto di vista sanitario – incontro con l’Asl

Ospiti: Dr. Pellegrino Angelo (Direttore Distretto Sanitario di Dronero), Dr. Busellu Giampiero (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica (S.I.S.P.), Silvia Chiapello – Assistenza Estero, Centro I.S.I. (Informazione Salute Immigrati) e Dr. Corso.

I medici hanno presentato al gruppo i servizi sanitari offerti agli immigrati, spiegando il funzionamento di tali servizi e l’accessibilità alle prestazioni. E’ stato poi fatto un excursus storico sui flussi dei migranti dalla storia più antica ad oggi, mostrando come le dinamiche e le ragioni che inducono le persone a muoversi siano sempre molto simili: le guerre, il clima, la povertà. I medici dell’Asl hanno portato dati e statistiche per mostrare come il migrante arrivi sano in Europa e si ammali poi dopo, per le condizioni di vita a livello sanitario, climatico e relazionale in cui si trova a vivere. A questo proposito sono state anche brevemente illustrate le malattie infettive multietniche.

Infine è stato presentato il Centro I.S.I. (Centro Informazione Salute Immigrati) in cui sono sempre presenti un medico e una mediatrice culturale per effettuare: iscrizione, STP-ENI, visite, prescrizioni esami, prescrizione farmaci.

 

  1. Religione e immigrazione: scambi e dialogo

Ospiti: Pierpaolo Simonini (insegnante di religione), Paolo Romeo e Gigi Garelli dell’Associazione “Orizzonti di Pace”.

E’ stato presentato il lavoro compiuto dall’Associazione Orizzonti di Pace insieme alla comunità islamica di Cuneo nell’ottica di creare un dialogo saldo e duraturo negli anni.

Dopo gli attentati terroristici in diverse parti del mondo e i flussi migratori sempre crescenti, la comunità islamica ha sentito la necessità di creare dei momenti di confronto aperti all’intera cittadinanza per sfatare paure e pregiudizi. L’Islam fa paura perché è la religione, diversa dalla nostra, che più si è avvicinata a noi: è una paura del diverso, ma allo stesso tempo una paura di essere invasi.

Uno stereotipo molto forte e diffuso tra la gente è che tutti gli immigrati siano musulmani, ma non è cosi: ci sono tante altre religioni, di cui molte cristiane.

Situazione molto preoccupante si sta verificando nei contesti scolastici in cui i ragazzi, soprattutto i pre-adolescenti, sono molto spaventati da quello che sentono dai mass media e faticano a elaborare queste informazioni rischiando di travisarle.

 

  1. Immigrazione e delinquenza: i dati e l’analisi sociologica

Ospiti: Antonio Ciaramella (Sostituto Commissario della Polizia di Stato), Paolo Campagno (Sovrintendente Capo della Polizia di Stato), Amedeo Cottino (Già Professore ordinario di Sociologia del Diritto presso la Facoltà di Scienze Politiche – Università di Torino) e Franca Beccaria (Sociologa).

L’obiettivo dell’incontro è quello di sfatare lo stereotipo secondo il quale gli immigrati sono tutti delinquenti. Questo processo è stato possibile grazie ai dati e alle statistiche portate dalla Questura di Cuneo e all’attenta analisi dal punto di vista sociologico portata avanti dai professori Cottino e Beccaria.

 

Il gruppo ha poi espresso anche il desiderio di approfondire la conoscenza dei giovani immigrati conosciuti nel primo momento formativo e di poterli incontrare nella struttura che li ospita. Con la collaborazione dell’Associazione “Insieme diamoci una mano” di Demonte si è organizzato a Festiona un momento di festa con piatti tipici africani seguiti da balli e musica. La cena è stata un momento di confronto, incontro e scambio tra 46 ragazzi e ragazze di culture diverse.

 

Le prossime tappe del progetto saranno:

  • La stesura di un questionario in collaborazione con uno studente universitario di Scienza della Comunicaziona (anche lui parte del gruppo Giocs) volto a indagare tra la popolazione cuneese il livello di conoscenza e gli stereotipi sul tema immigrazione.

Il gruppo si occuperà della somministrazione dei questionari attraverso diversi canali.

I dati raccolti e analizzati serviranno a dare un maggiore contributo al gruppo nella scelta delle iniziative di sensibilizzazione (incontri, eventi, materiale informativo da offrire all’intera cittadinanza, ….).

  • Raccogliere le informazioni ricevute durante gli incontri formativi e iniziare a confrontarsi sulla progettazione degli eventi futuri per restituire il lavoro fatto dal gruppo in questi mesi alla città.
  • Realizzazione del calendario di eventi/incontri aperti alla cittadinanza nel mese di maggio 2016.

 

Nel frattempo, al di là del progetto Giocs strettamente collegato al tema della paura, continua un altro filone del progetto che è il Laboratorio Permanente. Il progetto Giovani Salute e Dintorni attraverso la costituzione del laboratorio permanente intende diventare un punto di riferimento per giovani e realtà del territorio per confrontarsi sui temi della salute legati al mondo giovanile. A questo proposito è stato organizzato un incontro nel mese di aprile con gli operatori del Progetto “Punta su di te” sulla dipendenza dal gioco, a cui tutti i giovani del gruppo Giocs sono invitati a partecipare.

GIOCS La guida 04 02 161

 

Poster