Educativa e Centri aggregativi

PEER CONTRO – Azioni contro la dispersione scolastica

Da inizio 2015, fino a giugno 2016, prende il via il Progetto “Peer Contro” presentato dall’Istituto Magistrale Statale E. De Amicis, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Emmanuele e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Le altre Scuole partner sono: l’Istituto Tecnico Commerciale Bonelli di Cuneo, l’Istituto d’Istruzione Superiore Grandis e IPSSIA di Cuneo, l’Istituto d’Istruzione Superiore Virginio-Donadio di Cuneo e Dronero e l’Istituto Tecnico Industriale Del Pozzo di Cuneo.

La rete degli Istituti Superiori di Cuneo segnala un’ancora elevata dispersione scolastica all’interno delle classi prime e seconde superiori. Tale fenomeno riguarda non solo gli studenti di origine straniera, che scontano spesso un deficit linguistico e culturale che li rende maggiormente vulnerabili, ma in generale l’intera platea di studenti in fase di passaggio dalla Scuola Media alla Scuola Superiore: carenza nell’autonomia e nel metodo di studio, lacune didattiche, deficit di motivazione personale, difficoltà di adattamento nel gruppo classe, sono alcuni dei fattori che contribuiscono a rendere problematico il successo scolastico nel biennio.

Peer contro mira a contrastare la dispersione scolastica attraverso l’attivazione di gruppi di studio per gli studenti del biennio attraverso la metodologia del peer-tutoring, che prevede la formazione di studenti del triennio che assistano poi nello studio gli alunni del biennio. I Gruppi di Studio saranno condotti dagli studenti più grandi, adeguatamente formati ed accompagnati da un educatore professionale che avrà il compito di supportarli continuativamente nel difficile ruolo di tutor nello studio individuale.

Parallelamente il progetto intende offrire un ulteriore spazio di studio in cui i ragazzi, con l’accompagnamento di un educatore professionale, possano svolgere i loro compiti scolastici e approfondire particolari argomenti per recuperare eventuali carenze. Questo spazio tuttavia non si configura soltanto come un momento di recupero scolastico ma come un’occasione di crescita per gli studenti in cui sviluppare competenze sociali e relazionali fondamentali in questa fascia d’età.

Tra i fattori determinanti l’insuccesso e la successiva dispersione scolastica, non va sottovalutato il clima entro cui si svolge l’apprendimento. Pertanto, grazie alla sinergia con il progetto Giovani, Salute e Dintorni e l’Agenzia di Ricerca Eclectica, si intendono avviare percorsi di educazione fra pari, in cui gli studenti del triennio, opportunamente formati, aiutino quelli del primo anno a ragionare circa gli atteggiamenti che permettono la costruzione di un buon clima all’interno del gruppo classe.

Infine, si intendono promuovere azioni che coinvolgano anche i genitori degli studenti, proponendo spazi e momenti in cui la Scuola possa interloquire con loro, nell’ottica della costruzione di un’alleanza educativa utile al percorso scolastico.

Per informazioni:  progetti@emmanuele-onlus.org

Doposcuola – COMPITI DI CITTA’

A partire dall’anno scolastico 2013/14, la Cooperativa Sociale Emmanuele in collaborazione con l’associazione di genitori A.Ge. Mondovì, titolare del progetto, ha gestito due doposcuola dedicati rispettivamente agli allievi frequentanti la scuola primaria delle Direzioni Didattiche del 1° e del 2° Circolo di Mondovì ed agli studenti della Scuola Media Unificata, segnalati dalle insegnanti sulla base delle difficoltà didattiche riscontrate.

Ogni servizio si articola in due momenti:

l’affiancamento nello svolgimento dei compiti, organizzato in piccoli gruppi di lavoro, finalizzato al consolidamento delle competenze didattiche;

lo spazio ricreativo, con attività ludiche volte all’apprendimento di buone pratiche relazionali.

Tali spazi sono gestiti da 2 operatori della Cooperativa Sociale Emmanuele in compresenza, prevedendo il coinvolgimento di volontari provenienti da diverse realtà (A.Ge., Caritas Diocesana, Istituti superiori, Scout, Pastorale Giovanile, Associazione Mondoqui) ed eterogenei per età e bagaglio culturale. La varietà dei volontari conferisce un valore aggiunto al servizio permettendo di approcciarsi agli alunni con diverse modalità di intervento e consentendo di personalizzare il più possibile le relazioni con i minori.

Al fine di garantire un’efficace collaborazione con la scuola, si organizzano alcuni incontri periodici con gli insegnanti dei diversi plessi per monitorare l’andamento del servizio e le sue ricadute sugli alunni.

Doposcuola – L’ANELLO FORTE

A partire dall’anno scolastico 2013/14, la Cooperativa Sociale Emmanuele in collaborazione con l’associazione di volontariato L’Anello Forte, titolare del progetto, ha gestito un doposcuola rivolto agli allievi frequentanti la scuola primaria di Magliano Alpi.

Il doposcuola, che vede la compresenza di 2 operatori della Cooperativa con volontari dell’Associazione, mira a migliorare il rendimento scolastico dei bambini partecipanti attraverso un accompagnamento bi-settimanale nell’attività di studio e di svolgimento dei compiti assegnati dagli insegnanti.

Si prevede inoltre un collegamento periodico con gli insegnanti, al fine di valutare eventuali programmi personalizzati e la loro efficacia nel percorsi di apprendimento.

PROGETTO GENERAZIONE D.O.P.

A partire dal 2002 la cooperativa ha avviato interventi educativi all’interno di centri aggregativi e dell’educativa di starda.

– Collaborazione per la gestione del Centro Aggregativo “La Pulce D’Acquadi Cuneo.

– Collaborazione con il C.S.A.C. – Ambito Borgo San Dalmazzo sull’attività di educativa territoriale/ di strada.

– Collaborazione al “ PROGETTO GENERAZIONE D.O.P.” ; tale collaborazione è iniziata come partnership della cooperativa al progetto finanziato con i fondi della legge 18/2/1999 n. 45 (finanziamento terminato con l’agosto 2005).

Il progetto prevede interventi di educativa di strada sul territorio del Comune di Cuneo.

–  Collaborazione con il Comune di Borgo San Dalmazzo per l’attività di educativa di strada.

Con il gennaio 2006 tale collaborazione si è modificata in quanto l’ambito di Borgo è stato assorbito dal Progetto Generazione D.O.P.

Si è altresì ampliata l’attività educativa al territorio del Comune di Boves .

– Gli interventi sopra elencati sono diventati oggetto di una gara di appalto (PROGETTO GENERAZIONE D.O.P 2) “cui la cooperativa ha partecipato in collaborazione con il Consorzio di cooperative Il Mosaico che è risultato assegnatario.

– Gli interventi del Progetto Generazione Dop 2 nel corso del 2009 sono convogliati in un nuovo progetto dal titolo “Vai Shanti” oggetto di una gara di appalto cui la cooperativa ha partecipato con il Consorzio Nuovi Orizzonti che è risultato assegnatario.

Un integrazione alle attività è stata prodotta dal “progetto Cuneo si-cura”    organizzato in collaborazione con il Comune di Cuneo.

I progetti di educativa sono stati incrociati con alcuni interventi dei Piani Locali Giovani dei Comuni di Cuneo e Borgo San Dalmazzo per la creazione di una sala prove a Borgo San Dalmazzo e l’organizzazione di percorsi di avviamento al lavoro.

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LINK – AZIONI EDUCATIVE ED ADOLESCENTI IN CONNESSIONE 2012 – 2014

IL MODELLO INTEGRATO DI INTERVENTO
La presenza delle micro-équipe educative nei diversi territori e nei diversi contesti (Centri aggregativi, Strada, Scuole Medie e ENAIP), permette di cogliere bisogni individuali (e gruppali) di crescita, ricoprendo una funzione preventiva del disagio giovanile ed una funzione di promozione dei percorsi di crescita, soprattutto per i ragazzi/e appartenenti alle fasce sociali più deprivate (economicamente e/o culturalmente), che si trovano in una condizione di rischio di esclusione sociale (scolastica, lavorativa e relazionale).
Il presidio dei centri di aggregazione, la presenza continuativa in alcuni contesti di strada, i passaggi nelle scuole, rappresentano lo sfondo su cui si stagliano i bisogni individuali e di gruppo a cui rispondere con:
1. Interventi informali di accompagnamento e sostegno
2. Iniziative di stimolo e sostegno ai gruppi

I DESTINATARI
I singoli progetti territoriali si rivolgono in primis ai preadolescenti, adolescenti e ai giovani in una fascia di età compresa tra gli 11 e i 24 anni, in potenziale e/o effettiva situazione di disagio sociale. Beneficiari indiretti risultano essere i genitori, con l’intenzione di supportarli nell’individuazione e nell’utilizzo di strategie educative efficaci e gli adulti che, nei loro diversi ruoli, svolgono una funzione educativa nei confronti dei ragazzi e dei giovani.

LE TENDENZE RECENTI
Nel 2012, con l’acuirsi della crisi economica e sociale, si assiste nei nostri territori ad una rivalutazione da parte degli adolescenti degli spazi di aggregazione informali ed “a costo zero”, quali i centri aggregativi, i parchi, le piazzette presidiati dal progetto LINK.
I numeri dei ragazzi frequentanti continuativamente gli spazi aggregativi del progetto sono in aumento, a dimostrazione di tale tendenza:
CUNEO Cerialdo: 45
CUNEO San Paolo: 35
Borgo San Dalmazzo: 45
Boves: 40
Inoltre, il lavoro svolto con continuità nel tempo, ha fatto sì che ad oggi in tutti i territori esiste un gruppo “fidelizzato” di adolescenti che hanno costruito nel tempo un legame stabili con gli educatori professionali, ricercandoli quindi in situazioni di difficoltà e di bisogno.
Dopo anni di investimento, si riesce quindi a lavorare contemporaneamente su 2 fasce di età:
– Preadolescenza (11-14 anni)
– Adolescenza (15-18 anni)
permettendo una copertura più ampia dei bisogni emergenti:
– in un tempo di difficoltà per la fascia di età adulta, emerge ancor più chiaramente tra gli adolescenti il bisogno di figure di riferimento adulte con cui dialogare e da cui lasciarsi indirizzare e talvolta contenere
– la facilità di “connessione” virtuale delle nuove generazioni, non elimina il bisogno e le difficoltà di costruzione di relazioni costruttive fra coetanei, in spazi in cui riconoscersi simili e diversi ed in cui ricomporre tali diversità
– le “strade bloccate” rispetto ai percorsi formativi e lavorativi dei giovani, acuiscono il bisogno di motivarsi a “cercare il proprio posto” e ad agire qualcosa in questa direzione con continuità, per superare le diffuse tendenze depressive e compulsive (atti agiti “al posto di”).

LE VALENZE DEL PROGETTO
“Oggi gli adulti oscillano tra indifferenza e complicità. Adulti che non riescono ad accettare la fatica del negoziato quotidiano e della distanza necessaria. Adulti che preferiscono mimare una condizione giovanile che non appartiene più alla loro esperienza. Adulti che si nascondono dietro l’abbigliamento e i modi di comportarsi di un giovanilismo diventato costume universale. Ci si sottrae così alla fatica di porre limiti, di stabilire regole, di introdurre criteri morali. I giovani crescono nel disorientamento e nell’illusione che tutto sia possibile, come le nuove esperienze virtuali lasciano credere. Non è di questi adulti che i giovani hanno bisogno, ma di persone che nella fatica e nella gioia di vivere siano capaci di ascoltare e di mettersi in gioco, di sopportare la distanza e di tessere nei gesti quotidiani la vicinanza necessaria.” Melucci A., Fabbrini A. in “L’età dell’oro”

CON GLI ADOLESCENTI
 Intercettare i bisogni dei singoli, orientare e accompagnare
 Rilevare e segnalare gli stati di disagio
 Favorire l’accesso ai Servizi (cittadinanza)
 Offrire una relazione con adulti di riferimento (prevenzione ai rischi e stimolo alla crescita)
 Offrire spazi di incontro costruttivi e “protetti” fra coetanei (fattore di prevenzione)

CON IL TERRITORIO
 Favorire l’incontro e la mediazione fra ragazzi e cittadini/istituzioni
 Sostenere informalmente i genitori nel proprio ruolo
 Creare sinergie di rete con le diverse Agenzie Educative
 Intercettare bisogni emergenti sui territori e progettare in rete interventi coerenti

LE RISORSE INTERNE
– Equipe composta da n.° 9 Educatori Professionali e 1 Coordinatore di Progetto
– Formazione continuativa
– Sostegno organizzativo delle 2 Cooperative Sociali coinvolte (Emmanuele e Momo)
– Interfaccia sistematico con le Referenti U.O.T. dello CSAC

LA RETE
– I Servizi Sociali Territoriali
– L’ASL (Spazio adolescenti “al 34”, Psicologia, SERD, Consultorio Famigliare)
– Le Scuole Medie Statali e gli Istituti Professionali
– Gli oratori
– Il Centro per l’Impiego
– Informagiovani
– Gli Assessori Comunali alle Politiche Sociali e Giovanili